giovedì 13 novembre 2008

DOBBIAMO RISPARMIARE, COME? ACQUISTANDO MENO!


I redditi sono insufficienti, i risparmi ammaccati, debiti a mucchi e le banche non ci fanno più credito.
Non c’è più trippa per gatti: non solo non possiamo spendere, dobbiamo risparmiare
Già, ma come?
Facilissimo. Acquistando meno: possiamo farlo.
Prima però occorre rendere l’onore delle armi a quella traballante Economia dei Consumi che ha affrancato dal bisogno i Più.
Essiperchè, quando le associazioni dei consumatori rilevano sprechi negli acquisti alimentari per 561 € annui a famiglia; quando, nel nostro Paese, ogni giorno vengono gettati 4000 tonnellate di cibo, quell’affrancamento si esprime in maniera imbarazzante.
Ad onor del vero, altrettanto imbarazzante, si mostra la nostra insipienza.
Qui però si intravvede anche la nostra Risorsa: risparmiare si può senza dover fare la fame.
Si possono anzi prendere due piccioni con una fava: spendere meno e mettere a regime una idonea dieta alimentare.
Avanti miei prodi: c’è dell’altro.
Affrancati dal bisogno si, ma non dalle emozioni, dalle passioni neppure dalle esperienze: queste le nuove frontiere del consumare, qui dove dobbiamo agire.
Qual è il Valore di una passione, di una emozione? Inestimabile!
Ennò Signori, questo è un lusso che difficilmente potremo ancora consentirci.
Dovremo imparare a stimare, fare i conti con i desideri, anzi farci tornare i conti perché non bastano gli sconti.
L’informazione è un prodotto di esperienza. Le free press abbinano l’utile, il dilettevole, il tempo scarso e il risparmio.
Rinunciare alle emozioni? Giammai!
Se proprio non si riesce ad acconsentire al precetto gandhiano della rinuncia ai desideri almeno, in tempo di crisi, si può metter loro la sordina che so… due giorni su sette?
Fare insomma di necessità virtù.
In epoche di carestia economica, se non proprio per passione, Consumare si faccia almeno Professione.

Mauro Artibani
www.professionalconsumer.splinder.com
www.professioneconsumatore.org

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