Se
senza soldi non si canta messa, come sarà possibile consumare? si dovranno
ridurre gli acquisti!
Come si potrà generare
ricchezza se mancanti di contanti?
Contenti saranno quelli che
i contanti li hanno incamerati; quelli della finanza allegra, quelli del debito
all’ingrasso.
Gli altri no: Costretti a
spasso, tra sbadigli, noie, sensi di colpa; vieppiù adirati da cotanta inerzia.
Basta piangersi addosso!
Ingessati gli acquisti,
questi dispongono un nuovo target: agire sulla domanda per recuperare utili.
Ecco, per esempio, c’è gente
che contesta l’acquisto e chi si fa scaltro nell’acquistare; chi anela a fare,
chi a disfare. Insomma c’è molto da scorgere altrettanto da imparare.
Domandare prodotto equo e
solidale fa bene a chi produce, a chi consuma, pure all’ambiente: un modo per
distribuire ricchezza con pari opportunità.
Poi ci sono quelli che hanno
voglia di condivisione, per non stare soli ad acquistare il mondo.
“Sharing” è il suffisso,
coniugato con file, car, bed, photo, music, knowledge, life, dress, consente di
governare una domanda altrimenti ingovernabile.
Per chi ha bisogno di denaro
c’è la “finanza solidale”: qui domanda e offerta vanno a braccetto. Quelli
stanchi della moda e dei gadget-tech si sottraggono all’acquisto, usano
l’usato, aumentano il valore della domanda.
Forti e determinati ci sono
pure i Gas. Solidali in gruppo nel confezionare domanda: fanno il prezzo poi
acquistano.
Al mercato rionale sotto
casa si acquista sempre. Nell’ultima ora di contrattazione c’è chi acquista al
meglio: l’invenduto produce scontissimi. Voilà domanda a orologeria.
Scaltri
e disincantati come sono, avanzano un’ipotesi limite: perché non utilizzare
pure i fautori della “decrescita”, magari per negare la domanda? Paura eh!
C’è in giro un mondo
eterogeneo che può fornire risposte multiple, magari ingenue, di corto respiro,
di nicchia; in alcuni casi semplici episodi che vanno organizzati, sviluppati,
concertati – magari in comitati d’orgoglio – per mettere assieme opportunità straordinarie.
Fuochi d’artificio di possibilità.
Eggià, sembrano intenzionati
a mettere a punto nuovi modi della crescita economica e un nuovo modo di stare
sul mercato.
Disattenti ai “consigli per
gli acquisti”, intendono fornire ai produttori impeccabili consigli per le
vendite ai quali non potranno sottrarsi. Chiosano pure: solo una domanda
mirata, sapiente, responsabile, avveduta potrà spingere l’offerta a dover
cambiare i connotati. Non paghi annotano: il lowcost, i saldi, gli outlet
sembrano offerta, sono invece domanda di consumo, fatta da chi offre.
Mauro Artibani