Caro Babbo Natale,
10 lunghissimi anni dentro questa
maledetta crisi: uffffffa!
Già, tu non centri ma, di questi
tempi, forse puoi fare qualcosa.
Non dirmi pure tu, ti prego, che ne
siamo fuori; ennò, questa ripresina ha tutt'al più un respiro
congiunturale mentre i problemi di natura strutturale son tutti lì
insoluti tanto che, oltre la crescita, cresce di più il "rancore"
come dicono dal Censis.
Cosa puoi fare, dici?
Beh intanto conoscere il non ancora
detto della crisi aiuta a non scambiar lucciole per lanterne.
Facciamo così, ti racconto una
storiella poi vediamo....
"Il mercato in origine trova
ragione nell'eccedenza; vendo, insomma, quel che a me non serve.
Poi passano i giorni, gli anni
persino i secoli; di eccedenza* in eccedenza però si può morire.
Prima di morire le imprese tentano
riducendo i costi, prevalentemente quelli del lavoro**, di poter
essere competitive e vendere il loro troppo in magazzino.
Per dar man forte, chiamano a
raccolta tutte le politiche e le tecniche di reflazione che, per dar
sostegno alla domanda, hanno alterato il meccanismo di formazione dei
prezzi per non ridurli.
Vista l'aria che tira, il potere
d'acquisto si riduce progressivamente, aumenta invece il debito fino
a fare sboom.
Già, con l'ausilio di quel debito
il Consumatore, pur di non mancare al ruolo, non ha lesinato la
domanda e, di domanda in domanda, ha finito con l'affrancarsi dal
bisogno.
Dunque, i 10 anni di crisi stanno
tutti in questi fatti e dentro la contraddizione che si mostra.
Eggià, la crescita economica si fa
con la spesa, che s'ha da fare con redditi da lavoro striminziti, in
tasca a consumatori satolli che al mercato dovrebberoincontrare
produttori ingolfati di merci: bella no?"
Carissimo, ciò
detto, non ti chiedo di rimettere in sesto i cocci, manco il miracolo
che non ti spetta. Mannaggia, non puoi portar loro manco il carbone
perchè spetta alla Befana.
Puoi però negare
il solito regalo, quel "credito di ruolo" che li accredita
da sempre con tutti, per portarlo... chessò ai Consumatori. Si, da
ora in poi "credito", non debito!
Cosa ne dici,
Babbo? Beh, intanto buon onomastico!
* Dopo il primo produttore arriva il
secondo poi via, via 10, 100, 100, 10.000 fino a "enne";
migliorano il loro fare, con lo sviluppo tecnologico migliorano i
processi produttivi e la qualità del prodotto: nel 2016, al
G20 di Hangzhou, in Cina, si prende atto degli eccessi, viene
costituito un forum "per monitorare il processo" e tagliare
le sovraccapacità.
**
Tutte quelle eccedenze hanno prima svalutato il lavoro,
inevitabilmente poi sgangherato con contratti a termine, impegno part
time, precariato; tutti malamente retribuiti.
Mauro
Artibani, l'Economaio