Glielo dico: Economista sarà lei.
Io sono un Economaio, che studia
l’Economia dei consumi, quella che gli accademici non scorgono e
che le facoltà di Economia non insegnano.
Giust'appunto Loro, quelli mentori
dell'economia della produzione, propagandano un paradigma che
spacciano in ogni dove.
Recita: I Produttori producono beni,
occupazione, ricchezza, remunerano il lavoro, danno ristoro ai
bisogni. Con tal editto sulle Imprese sventola il vessillo del ruolo.
Ne reclamano i vantaggi. Ne hanno ben donde!
A me però non tornano i conti. Io
sbircio altrove, non credo alla credenza.
Perchè?
Percome vanno i fatti, nella
fattispecie due:
Approposito del remunero del lavoro, il
reddito disponibile delle famiglie italiane nel 2013 torna ai livelli
di 25 anni fa. l'Ufficio Studi di Confcommercio evidenzia che, nel
2013, il reddito disponibile è pari a 1.032 miliardi di euro,
rispetto ai 1.033 del 1988.
A sproposito si parla, invece, di
ristoro dei bisogni. Essipperchè, se invece di cibarsi si ingrassa,
se ci si abbiglia alla moda che passa di moda e per andare da qui a
lì si acquista un Suv: ma quale bisogno d'eggitto!
Nell'economia dei consumi, insomma,
l'affrancamento del bisogno fornisce la cifra distintiva;
l'insufficienza del reddito che spende, la cifra dello squilibrio che
fa saltare i conti. Quel paradigma non scorge tal fatti, rimesta
soluzioni improvvide.
Già, proprio in mezzo alla crisi si
pensano soluzioni sghembe.
Il vicepresidente della Commissione
europea e commissario per l'Industria e l'Imprenditoria, Antonio
Tajani, ci rammenta come l'UE intenda essere protagonista della
crescita del vecchio continente approvando un Piano per la
reindustrializzazione che ha l'obiettivo di raggiungere entro il 2020
la quota del 20 per cento del prodotto interno lordo della UE,
proveniente dal settore manifatturiero.
Bella no? Proprio quando non si investe
né si produce perchè manca chi spende e l'impresa va a rotoli, si
pianifica nuova impresa.
Orbene, diamo un'occhiata a quanto
fanno quei tizi affrancati sia dal bisogno che da redditi adeguati.
Proprio loro, quelli che, quando spendono, fanno fino al 60% della
crescita.
Quando fanno la spesa, appunto!
Quando non possono farla, la merci
restano invendute, il loro valore non si trasforma in ricchezza,
ancor più non si riproduce: approposito di nuova
industrializzazione!
Ennò Signori non ci siamo, quel
paradigma, con il quale sono state confezionate la regole del sistema
produttivo, non funziona.
Provate questo è belleppronto,
istituisce la regola dell'economia dei consumi: “La crescita si fa
con la spesa. Così viene generato reddito, quel reddito che serve a
fare nuova spesa. Tocca allocare quelle risorse di reddito per
remunerare chi, con la spesa, remunera.”
Eggià, così potrà tornare ad avere
senso economico fare Impresa!
Mauro Artibani