C'è
un'identità tutta propria dell' Economia dei consumi che è mancata ai sistemi
economici precedenti: tutto-quel-che-serve-per-vivere-si-è-fatta-merce.
Non
potendoci sottrarre al vivere, tocca acquistarla; tocca farlo pure, però, per
farla crescere sta' benedetta economia.
Altro
cardine dell'economia dei consumi: la congenita insufficienza dei redditi a
smaltire quanto prodotto.
Il
debito, la soluzione. Furbetti del quartierino, di tutte le risme, sono
all'uopo apparsi: c'è chi elabora teorie monetarie per renderlo spendibile,
alcuni abbassano il costo del denaro, altri lo prendono e lo prestano; altri
ancora, e sono i più, lo prendono per vivere e far crescere l'economia.
Tutto
bene fin quando salta il tappo e quel credito, diventato debito, smette di
fluire.
C'era una volta, insomma, anzi c'erano pseudo
denari che surrogavano gli acquisti che facevano la crescita, ora sono meno,
molti meno e quella crescita non cresce.
In
pieno agosto trovare soluzioni adeguate per riaggiustare il guasto: hem…..
Senza
farla troppo lunga e complicata prendiamo al volo quel che offre, tra le
pieghe, il mercato.
Cosa
sono le carte fedeltà, i punti regalo, le promozioni ad personam e i cellulari
gratis con sim in abbonamento e le cialde del caffè espresso con obbligo
contrattuale?
Affiliazioni?
Già, magari per ficcare il
cliente dentro relazioni di lunga durata?
Cosa c’è di meglio che
incastri di tal fatta se si vuol sottrarre l’impresa al gioco al massacro della
competizione che riduce gli utili?
E se si vuol sottrarre
l’azienda ai rischi di quegli aumenti di produttività che sfidano il management
ad ammortizzare l’accelerato turn over delle merci?
E cosa c’è di meglio per il
consumatore, attrezzato professionalmente, che sottrarsi a quelle offerte
impudiche dei produttori, per svincolare il loro business dalla concorrenza che
contiene i prezzi delle merci e confeziona posizioni di rendita?
E, per esempio, sentire
l’obbligo di smarcarsi dai fidelizzatori, acchiappando tutte le carte fedeltà
per acchiappare solo quel che conviene?
E mettere a reddito
l’opportunità di fidelizzare i fidelizzatori affinché quella vita spesa a fare
la spesa torni almeno redditizia?
Eggià, ad agosto
fidelizzatore mio io ti conosco e ti uso!
Mauro Artibani
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