Il fenomeno terroristico ci invade, ci
scrolla, ci impalla, non ci raccapezza, ci divide, ci umilia: peggio
di così?
In Europa 5.000 foreign fighters che
vanno e vengono; gli associati non quantificabili, manco i supporter,
gli emulanti poi... ma ci sono.
Il 90% di questa gente vive nelle
città. Là, dove ci si incontra, si sta insieme, magari per andare
oltre le connessioni remote, a colpi di "social",
riconquistando quelle connessioni prossime, proprio con chi ti stà
da presso.
Un bel guaio; se poi fai i conti
sballi: il debito pubblico dei paesi europei si aggira attorno al 95%
del Pil; per controllare 24/24 uno di questi debosciati occorrono,
sembra, 12 uomini x 5.000 x pressappoco altrettanti che li
fiancheggiano fa una montagna di denaro da dover spendere in tempi di
vacche magre. Ancor più magre se metti nel conto pure quel che
costano quei "protocolli di sicurezza"
Già, la sicurezza costa, troppo!
Pork: no, loro non debbono, ne stanno
vincendo, stiamo perdendo noi!
Che si fa?
Di questi tempi e con questi chiari di
luna, toh: mondiamo i nostri torti!
Torti, non dei terrorizzati con chi ci
terrorizza; del pensiero d'occidente verso quello del medioriente,
forse si.
Qual cosa da dover farci perdonare si
trova sempre; faremo mancare all'Isis e ad Al qaeda la terra sotto i
piedi, scavando un fossato tra "loro" e chi l'abita.
Non costa denaro; un pò di coraggio,
si!
Si dirà, non ci sono solo i credenti
dell'Islam, da noi stranno pure i loro miscredenti?
Beh allora, se non si vuol riconoscere
il torto dovremo rivedere le nostre ragioni. Una almeno, quella
ragione accidentale che ha smarrito la capacità di essere egemone:
un brutto affare!
Essì, da quando almeno, per generare
quel "senso" che accomuna, abbiamo sostituito i Filosofi
con i pubblicitari.
Ennò, non funziona.
Mauro Artibani
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