Nel ribadire che la politica monetaria
della Banca centrale europea deve restare accomodante "per un
po'", il Fondo monetario internazionale ha avvertito: il target
dell'inflazione dell'Eurotower probabilmente non verrà raggiunto
fino al 2020-21 ma questo non significa che il programma di acquisto
di bond dovrà durare fino ad allora perché "la politica
monetaria non richiede solo un ingrediente per essere accomodante"
e può essere tale anche dopo la fine del QE.
Lo ha detto Mahmood Pradhan,
vicedirettore del dipartimento europeo del Fondo, nel giorno in cui
l'istituto di Washington ha pubblicato l'analisi annuale
dell'economia dell'Eurozona.
Dunque, nel target dell'inflazione sta
il problema.
Ancor più problematica la questione
quando si fa ricorso a trucchi.
Già, trucchi. Si chiama shrinkflation
il fenomeno per cui si riducono le dimensioni di prodotti di largo
consumo mantenendo lo stesso prezzo. Un fenomeno che colpisce
inevitabilmente, e ancora una volta, quelli che fanno la spesa.
Sono oltre 2500 i prodotti che negli
ultimi cinque anni sono stati ridotti per dimensione o peso ma
venduti allo stesso prezzo. Il fenomeno risulta accentuato nel Regno
Unito. Dai sacchetti di tè
alle barrette di cioccolato fino ai cereali e alla carta
igienica che vengono venduti con peso o dimensioni ridotte ma con lo
stesso prezzo. Bella no?
Secondo l’Ufficio statistico
nazionale inglese il fenomeno non è da imputare alla Brexit .
Il boom non è nemmeno da attribuirsi
al costo delle materie prime visto che a ben vedere,
facendo sempre l’esempio dei prodotti alimentari sotto accusa,
il prezzo europeo d’importazione dello zucchero è calato dalla
metà del 2014, raggiungendo un record a marzo 2017. Così come il
prezzo del cacao sceso notevolmente nell’ultimo anno.
La riduzione delle dimensioni dei
prodotti venduti - mantenendo lo stesso prezzo - è solo il modo
per nascondere, ai gendarmi della politica monetaria, l'aumento di
quel prezzo a danno di chi fa la spesa, visto che nessuno
difficilmente potrà notare come il numero di fogli di carta igienica
sia diminuito, a meno che li si conti mentre la si usa.
Eppoi non c'è solo Gb. Tutto il mondo
è paese, in Italia, alcune compagnie telefoniche e Sky* tentano di
fare pressappoco lo stesso giochino.
Sotterfugi, insomma, che riducono il
potere d'acquisto reale, proprio quello che le politiche monetarie
vorrebbero continuare a potenziare con il debito.
Cos'è il potere d'acquisto?
Oh bella, è quella cosa attraverso la
quale viene smaltito quanto le imprese hanno prodotto, che non fa
accumulare le scorte in magazzino, che fa investire per nuovamente
produrre, che crea occupazione, lavoro e - mi voglio rovinare -
pure quella ricchezza generata dalla crescita e fatta con la spesa.
No, quel potere non è un verbuccio di
fila; un sostantivo invece che da' sostanza alla crescita!
Può aver senso e ragione tentare di
ridurne la forza facendo operazioni di meschino cabotaggio?
Se si riduce il numero di fogli di
carta igienica nel rotolo ne debbo acquistare di più; per
salvaguardare il potere d'acquisto, magari, dovrò acquistare meno
cibo.
Beh così avrò meno cacca da pulire e
pareggio il conto!
Sissignori, quel potere ha la sostanza
di un sostantivo!
* Stangata in arrivo per gli abbonati
Sky. L’emittente satellitare, infatti, ha annunciato che da
ottobre cambierà il sistema di fatturazione, che da mensile
passerà a 28 giorni, come in passato già fatto da diverse compagnie
telefoniche. Una scelta che, di fatto, obbligherà gli abbonati a
pagare una rata in più con un aumento del costo del servizio
dell’8,6%.
Mauro Artibani
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