Quando la capacità produttiva delle aziende
confeziona una offerta superiore alla capacità di spesa degli
acquirenti si
contrae lo sviluppo. Si mostra evidente come la crescita
economica risulti vincolata dall’esercizio della spesa.
Crescita, ancora sostenibile, fin quando
l’insufficienza cronica del reddito, che spende, ha trovato il
soccorso del credito generando il 60% del PIL, fino ad affrancare i
Consumatori dal bisogno; insostenibile quando il debito, entrato in
sofferenza, ha reso quel credito inattingibile, bloccando il
meccanismo dello scambio domanda/offerta.
Questi fatti consentono ai Consumatori di
guadagnare un vantaggio: hanno più
bisogno i Produttori di vendere che i Consumatori di acquistare.
La Domanda comanda, insomma.
Mettere a reddito questo vantaggio confeziona
l’opportunità di tornare a far migliorare la produttività totale
dei fattori e garantire la crescita.
Giust'appunto, migliorare la produttività
totale dei fattori, altrimenti...
Altrimenti accade che la
produzione industriale cala nella zona euro a dicembre dello 0,7%.
Quella sovraccapacità non smaltita
riduce il profitto; chi lavora a quell'eccesso non potrà reclamare
alcun aumento del reddito e la spesa andrà ancor più giù.
Se tanto mi da tanto i Consumatori, associati
in network, hanno l'opportunità di commerciare
la gestione delle risorse impiegate nell’acquisto: Tempo,
Attenzione, Ottimismo.
Un prodotto/servizio che estrae valore
dall’azione di consumazione mediante il confezionamento della
Domanda che, offerta proprio a chi deve smaltire l’eccesso di
capacità produttiva, rifocilla il portafoglio. Quel portafoglio che
speso, smaltisce quella sovraccapacità, fa fare profitto;
restituisce valore al lavoro produttivo, quindi adeguato reddito,
proprio quello che spende.
A tal domanda, unica merce scarsa sul mercato,
chi potrà sottrarsi dal rispondere „Yes“
Un momento. A Consumatori di tal fatta toccano
si gli onori, ma anche gli oneri!
Eggià, domanda, tanta domanda c'è ancora da
fare:
Domanda che obbliga i Consumatori a prendere in
carico la responsabilità di fornire indirizzo ai Produttori per una
offerta di merci che si mostri sensibile al risparmio nell’impiego
delle risorse.
Domanda di ciò che si vuole, non acquisto di
quel che si trova: innovazione assoluta.
Domanda che rivendica ruolo economico
all’esercizio di consumazione, dignità all’atto.
Domanda che, esercizio plurale, chiama al
consorzio gli individui, mettendo la sordina ad aride liturgie
singolari di acquisto.
Mauro Artibani
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