Questa ripresa che si intravvede non è
di tipo strutturale!
Fiuuuuu! Lo ha dichiarato Mario Draghi,
numero uno della Bce, in un'audizione alla Camera evidenziando come
non tocchi alla politica monetaria avviare una ripresa strutturale,
quando invece alle riforme strutturali dei Paesi membri.
Si tratta di riforme essenziali e assai
più importanti in questo periodo, per via dell'elevato indebitamento
presente in diversi Paesi e per via dell'invecchiamento demografico.
In particolare Draghi richiede che
cresca il tasso della produttività ancora troppo modesto, per
esempio, in Italia. Servono dunque interventi in tal senso.
Giusto!
Al riguardo insiste: servirebbe
l'ingresso di nuove imprese più efficienti, anche tecnologicamente,
o la riallocazione produttiva delle risorse di imprese esistenti.
Quest'ultima sembra essere la strada più rapida e raccomandata.
Dunque vediamo: nuove Imprese efficenti
e tecnologicamente acconce e/o riallocazione delle risorse di imprese
esistenti?
Bene, ce l'ho tutte e due.
L'una: L'impresa dei consumatori.
Massì, un sacco di gente che dispone dell'unica merce scarsa sul
mercato: la domanda.
La si organizza, raccoglie e dispone in
pacchetti "offerta" da mettere sul mercato. Così quando la
politica monetaria avrà mostrato la sua inefficacia nel sostenere la
domanda, quindi la crescita, quella domanda varrà ancor di più.
L'altra: se un albergo dispone di venti
stanze e ne occupa solo otto, un ristorante occupa venti tavoli ma ne
ha sessanta ed una piscina con dieci corsie risulta semivuota, sono
cacchi. Questa sovraccapacità costa, eccome, e se non si smaltisce
sarà ancor di più.
Problemi eh? Essì problemi.
Distinti, non distanti però: tutteddue
stanno sulla stessa zattera. Si, su una bella piattaforma condivisa,
messa sul web per consentire lo scambio. Et voilà: l'Impresa, per
ridurre i costi della sovraccapacità acquista quella domanda che si
è fatta offerta, abbassando i prezzi; i Consumatori, rifocillati da
cotanta vendita acquistano e smaltiscono quelle sovraccapacità.
Sanati gli eccessi, così come i
difetti, risale la produttività degli attori economici.
Il ciclo può ripartire, la crescita
pure.
Mauro Artibani
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