Ci risiamo. Si mostra un nuovo
peggioramento per la fiducia dei consumatori di Eurolandia, che
conferma un progressivo deterioramento delle aspettative, in atto sin
dall'inizio dell'anno.
La stima flash del dato sul sentiment di chi fa la spesa indica per il mese di marzo un valore di -9,7 punti rispetto al dato di febbraio di -8,8, risultando peggiore delle attese degli analisti che indicavano un -8,5.
La stima flash del dato sul sentiment di chi fa la spesa indica per il mese di marzo un valore di -9,7 punti rispetto al dato di febbraio di -8,8, risultando peggiore delle attese degli analisti che indicavano un -8,5.
Quando Eurostat, con dati e fatti, dice
che sei sfiduciato tu cosa dici?
Si, lo sono perchè da noi in Eu si
paga più Iva che da voi in Italia e questo riduce il mio potere
d'acquisto.
Vero! L’Italia, riferisce la Corte
dei Conti, “è al 22esimo posto in Europa (con il 17,7%) nel
prelievo sui consumi, quasi quattro punti in meno rispetto
all’Ue, ma al quarto posto sia nel prelievo sugli immobili sia
in quello gravante sull’energia”.
E tu, italico acquirente di queste
cose, cosa dici?
Dico che non ci vedo affatto chiaro in
tutta questa faccenda. I denari che ho in tasca non danno lustro al
mio potere d'acquisto. Quei vantaggi e quegli svantaggi per me pari
son.
Cavolaccio, tutti questi, più che
sfiduciati sembrano incazzati!
Ne hanno ben donde: politiche di
reflazione, di tutti i tipi e in tutte le salse, hanno risolutamente
alterato il meccanismo di formazione dei prezzi. Questo arzigogolo
non ha consentito di poter adeguare il potere d'acquisto all'aumento
spasmodico dei volumi di merci che si riversano sul mercato che,
invendute, hanno fatto la crisi.
Arzigogolando Benoit Coeure, membro del
Comitato direttivo della Banca centrale, ha escluso che nel corso
dell'ultima riunione si sia discusso del concetto di "helicopter
money", ovvero il finanziamento diretto all'economia pur
ritenendo, il dibattito in corso "interessante".
Interessante, insomma lasciar cadere
soldi sulla gente per farla così spendere?
Due questioni:
dove si prendono quei soldi ed ancor
più, non esistendo pasti gratis, come si restituiscono?
Quanto spazio ha ancora il debito per
surrogare redditi insufficienti e far spendere gente abbondantemente
affrancata dal bisogno?
Eppur si dice: "la crescita si fa
con la spesa, quindi s'ha da fare!" Vero.
Ah beh, allora si intravvedono le
ragioni per essere ottimisti. Essipperchè, se con la spesa facciamo
il 60% di quella crescita, questo ci consegna un gigantesco potere
negoziale.
Se tanto ci da' tanto possiamo disporre
del negozio nel quale vendere l'unica merce scarsa sul mercato, la
domanda. Nella scarsità sta il valore, nel valore il prezzo; quello
che adegua il potere d'acquisto al ruolo di acquirente di merci
altrui.
Mauro Artibani
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