Quattro fatti ed un interpretazione.
Quando l’Offerta di prodotto ha
sopravanzato la Domanda siamo entrati trionfanti nell’economia dei
Consumi.
Quando, affrancati dal bisogno, viene
sollecitata l’insaziabilità del desiderio, per costruire attese di
acquisto, quell’economia si fa Società.
Quando il benessere viene acquisito dai
più, la Socio Economia dei Consumi trionfa.
Quando saltano remore, valori, etica,
morale finisce il “proibizionismo”; sacrificio necessario per non
porre ostacoli ad uno sviluppo indefinito.
Voilà la vita spesa a fare la spesa.
Un crescendo rossiniano per una musica da organetto.
Questo ci tocca fare per mantenere il
nostro Tenore di vita.
Quanto ci costano questi vocalizzi da
operetta?
Redditi insufficienti,
sovraindebitamento, monnezza che ci soffoca, relazioni umane
sacrificate alle liturgie acquisitive.
Non è un bel vedere.
C’è stato affibbiato un compito:
offrire garanzia di consumazione del prodotto, costi quel che costi.
Per i costi sociali delle allucinate
solitudini ci pensa la letteratura sociologica, i costi ambientali li
fa l’ecoeconomo.
Facciamo almeno quelli delle nostre
tasche.
I consumatori Usa, con 2.560 mld di $
impiegati per il Credito al Consumo, mostrano la loro solerzia e con
un oceano di fallimenti individuali la loro abnegazione.
Se tanto ci da’ tanto: quale futuro
per il nostro futuro?
Lo 0,7% del PIL USA, generato dal
business del credito, non lenisce le nostre pene; le alchimie
finanziarie a supporto del debito, che scoppiano come bolle di
sapone, neppure: buio in fondo al tunnel.
Dobbiamo rimboccarci le maniche
epperchennò mettere a profitto il Valore delle nostre Azioni.
Tutte.
La garanzia di consumazione del
prodotto, la nostra fiducia, l’impiego del nostro tempo,
l’attenzione, il denaro, pure la prodigalità: insomma la pratica
quotidiana dell’Azione.
Questo il nostro contributo: un vero e
proprio Lavoro.
Se retribuito potrà dare sprone alla
baracca.
Se solidale dare ristoro a quelle
solitudini.
Rassettare l’ambiente per non
lavorare “immondezzati” diventa un obbligo.
E poi, giova farne tesoro, un ambiente
consumato non possiamo consumarlo.
P.S.
Vista la congiuntura sfavorevole delle
nostre finanze offriamo l'acquisto a prezzi modici.
Mauro Artibani
Nessun commento:
Posta un commento