Alfio Bardolla, titolare dell'omonima
Azienda quotata in Borsa, dice: "Se una persona guadagna 1.000
euro al mese è perché non vale più di 1.000 euro al mese."
Beh non male Bardolla, non male, se si
deve ancora intendendere il lavoro come un valore in sè.
Si, insomma, se aumenta la capacità
produttiva inutilizzata delle Imprese, si riduce il valore del lavoro
che ha concorso a generarle e quegli euro di
ieri, oggi te li sogni!
Eggià, quando questo accade ci sarà
un prezzo da pagare. Si riduce il valore di questo lavoro,
indipercuiposcia, pure il salario che lo retribuisce e il gioco è
fatto!
Ennò Alfio, si lavora alla produzione
per guadagnare quello che, nel lavoro di consumazione, si deve
spendere per per smaltire il prodotto e poter riprodurre.
Giust'appunto, se si riduce il salario si riduce il potere
d'acquisto; le imprese saranno ancor sovraccapaci, si riduce ancor
più quel valore "insè" del lavoro e si finisce con lo
star peggio di prima.
Bene, se tanto ci da' tanto quando
questo lavoro perde l'insè diventando, nell'economia dei consumi,
funzione accessoria nel fornire reddito per l'esercizio di
consumazione, quale sarà il suo valore?
Bella domanda eh?
Un momento, abbiamo Alfio il financial
coach più famoso d'Italia. Dice di vendere la ricetta per far
diventare ricchi migliaia di persone.
Beh, dia un'occhiata a quel che dicono
altri nel mondo: In un futuro non molto lontano i consumatori saranno
pagati per condividere i loro dati personali.
Non l'ho sognato, lo dice il presidente
di una delle più grandi aziende pubblicitarie del mondo, Maurice
Levy, l’ex amministratore delegato e ora presidente di Publicis
Groupe, il terzo gruppo di comunicazione al mondo.
Eggià, il chairman del gigante
pubblicitario francese da 15,8 miliardi di dollari, ha previsto che
sempre più consumatori vorranno monetizzare i loro dati
personali e una terza parte agirà da intermediario tra le
aziende dei social media e i loro clienti.
“Ci sono
già alcune voci che circolano che stanno già parlando della
monetizzazione. Dal mio punto di vista vedremo molti cambiamenti in
futuro. So che alcuni governi non sono a favore, ma quando il
consumatore dice c’è tutta questa ricchezza di informazioni che
si sta utilizzando e l’unica cosa che sto ricevendo è un servizio
gratuito. Ma stai ottenendo molto di più da me forse dovrei ottenere
una parte di quel reddito. Beh, sono assolutamente convinto che
questo sarà il futuro”.
Eia eia alalà, vai Alfio, non nel
futuro, ci vuol troppo tempo. La cosa va cotta e mangiata, in fretta
altrimenti va in fumo.
Già che ci sono le fornisco il
promemoria di quel che si fa nel quotidiano lavoro di consumazione:
Con la spesa trasformiamo le merci in ricchezza; consumandole le
facciamo riprodurre, diamo continuità al ciclo, sostanza alla
crescita economica.
Sono una carta di accredito senza pari,
la faccia valere, potrà tirare sul prezzo!
Mauro
Artibani, l'Economaio