martedì 18 dicembre 2018

I SOVRANISTI PSICHICI ASSOLDANO CIALTRONI

Cavolo, un'Italia sempre più disgregata, impaurita, incattivita, impoverita e vecchia. Essì, per tutto questo, il 52° Rapporto Censis parla di "sovranismo psichico" e delinea il ritratto di un Paese in declino, in cerca di sicurezze che non trova; sempre più diviso tra un Sud che si spopola e un Centro-Nord che fa sempre più fatica a mantenere le promesse in materia di lavoro, stabilità, crescita, soprattutto futuro. "Il processo strutturale, chiave dell'attuale, è l'assenza di prospettive di crescita, individuali e collettive". Beh, se andiamo oltre la versione sociologica dei fatti, si scorge gente sempre più in brache di tela che se la prende con chi avrebbe dovuto rivestirli a festa. Ci risiamo. Non sapendo come ci si vesta a festa e usando la democrazia rappresentativa, questa gente aveva delegato i competenti per meglio rappresentare i propri interessi. Di fronte ai competenti stavano cinque questioni da affrontare: l'immigrazione, la crisi economica, la sicurezza, il lavoro, i giovani. Quando, a questioni irrisolte, i competenti si mostrano incompetenti quei disgregati/ impauriti/incattiviti/impoveriti e ancor più vecchi si incazzano e revocano le deleghe. Si, se tanto ha dato loro tanto, votano per se stessi. Si, quei due vice premier siamo noi. L'incompetenza al potere insomma che, facendo marketing politico, proclama la "fine della povertà" e, con collaudate movenze elettorali, la cosparge di fuffa. Non paghi fanno passare in video, fin oggi almeno, quattro cialtroni in questioni economiche affinchè la fuffa monti. Colpa di questi sventurati? Macchè! Loro dicono quel che sanno in vece di quei competenti/incompetenti dell'economia, rei di aver interpretato con un attempato paradigma le cause del casino: Lui, nella patria del Cepu, dice di insegnare alla già Link Campus University of Malta, ma non v'è traccia; però in romanesco vomita a memoria dati e poco altro. Lei, tanto donna quanto immobile, come i neuroni della sua bella testolina. Un'altra, che se la guardi ti accusano di circonvenzione d'incapace, alla quale hanno addirittura pubblicato un libro. In ultimo, per non farci mancar niente, un vice ministro, pare senza deleghe, che nega come la crescita venga generata dalla spesa. Fiuuu... glielo dite voi come, questa stessa, generi pure lavoro e lo remuneri? Beh, a questi tizi non voglio tirargliela ma credo, con ragionevole approssimazione, che quegli incattiviti, alla fine della fiera, lo saranno ancor di più. Temo pure che, quando pure l'incompetenza verrà defenestrata, possano rientrare dalla stessa finestra proprio i competenti di prima: gulp! Essipperchè, avendo revocato la delega ai competenti, gli incompetenti dovranno trovare soluzione proprio a quelle complicate questioni che avevano delegato. Sapranno i nostri far oggi quel che altri avevano delegato a farlo ieri? Beh, nel frattempo, W il Parroco. Mauro Artibani, l'economaio https://www.amazon.it/s/ref=nb_sb_ss_i_3_7?__mk_it_IT=%C3%85M%C3%85%C5%BD%C3%95%C3%91&url=search-alias%3Daps&field-keywords=mauro+artibani&sprefix=mauro+a%2Caps%2C207&crid=E9J469DZF3RA

martedì 11 dicembre 2018

EHI, VOGLIO UN MONDO...... CHE FUNZIONI!

Antonio Rosati, presidente di Arsial la mette giù dura: "Le strategie di alcune corporation mondiali del cibo e un certo tipo di assetto capitalistico hanno prodotto un percorso di omologazione che annulla le differenze e hanno prodotto una massificazione dei consumi snaturando il valore del cibo". Non entro nel merito della denuncia, dove risuona l'eco di di certo sociologismo, anzi si! Si, voglio un mondo dove i Sociologi la smettano di considerare i Consumatori, "Gente prodiga e men che mai satolla!" Per loro son viziosi, dimenticando come in questo vizio stia la virtù che fa crescere l'economia e generare la ricchezza. Essì quella virtù che, con la spesa, fa 1130 dei 1700 mld di euro di Pil. Bene col fischio la fai se i soldi, che hanno in tasca quelli che lavorano, sono insufficienti a poter acquistare quel che hanno prodotto. Poi vorrei un mondo dove non si debba fare debito per sanare quella insufficienza e poter fare la spesa. Giust'appunto vorrei.... perchè in questo di mondo, per ogni euro sonante ne girano 3,5 di debito. Grido allora per un mondo dove, se hanno più bisogno i Produttori di vendere che i Consumatori di acquistare, la Politica smetta di scambiare lucciole per lanterne tentando, con il reddito di cittadinanza, di far diventare quel felino che caccia per mangiare in un fellone che mangia la pappa e fa le fusa e si prodighi, invece, per far sì che l'Impresa faccia la domanda. Paghi, insomma, se ha merci invendute, per venderle; venga così pagato il Consumatore per poterle acquistare. Ci sono, nel mondo, grandi Imprese che già lo fanno: rende! Essì, voglio un mondo che dia a Cesare quel ch'è di Cesare. Lo dico così, con un Tweet; lo mando con WhatsApp: "La crescita si fa con la spesa. Così viene generato reddito, quel reddito che serve a fare nuova spesa. Tocca allora allocare quelle risorse di reddito per remunerare chi, con la spesa, remunera Tutti. Tutti, tutti!" Criptico, dite! Criptico perchè contesto quel che dentro la crisi ancora tutti credono: che siano i produttori facendo che so....auto, latte, moda e giornali ad aver generato la ricchezza? Ehi, questa ricchezza viene generata solo e quando si hanno soldi da spendere per acquistare quelle merci che altrimenti arruginiscono / cagliano / passano di moda / incartano il pesce! Mauro Artibani, l'economaio https://www.amazon.it/s/ref=nb_sb_ss_i_3_7?__mk_it_IT=%C3%85M%C3%85%C5%BD%C3%95%C3%91&url=search-alias%3Daps&field-keywords=mauro+artibani&sprefix=mauro+a%2Caps%2C207&crid=E9J469DZF3RA

martedì 4 dicembre 2018

DEBOLI SI, FESSI NO!

"Young Factor": ovvero come parlare di economia con i giovani, con gli studenti delle scuole superiori. E' una nuova iniziativa dell'Osservatorio Giovani-Editori. Sul palco, insieme a Ceccherini e all'editorialista del Corriere della Sera Ferruccio De Bortoli, c'erano il governatore della Banca d'Italia Vincenzo Visco, Klaas Knot (Presidente Banca d’Olanda), e Jens Weidmann (Presidente Deutsche Bundesbank). Con loro anche Luis M. Linde (Governatore Banca di Spagna dal 2012 al giugno 2018). L'economia europea, l'impatto delle nuove tecnologie sui mercati, i venti anti-europeisti: si è parlato di questo e molto altro con i ragazzi, che hanno poi posto tantissime domande dalla platea. Tra i temi, anche quello dell'inflazione. Già, l'inflazione, una studentessa solleva la questione dei costi che vengono generati. "Non vogliamo tornare a un mondo in cui l'inflazione è la soluzione dei problemi, perché l'inflazione è la tassa più ingiusta che c'è e colpisce i più deboli", risponde Vincenzo Visco pacato e deciso. Ingiusta? Ci risiamo con l'etica! Calma e gesso, se commedia ha da essere, commedia sia. Personaggi ed interpreti: I Deboli, quei 5 milioni e 58 mila individui, che l'Istat intende come coloro che non possono affrontare la spesa mensile sufficiente ad acquistare beni e servizi, considerati essenziali per uno standard di vita minimamente accettabile. Ignazio Visco che, oltre a governare BankItalia insieme a Weidmann, sta nel Board della Bce. Bce, appunto, titolare del mandato di tenere un’inflazione contenuta, intorno al 2%. La Young, alla quale si tenta di far credere come "Cristo sia morto di freddo". Dunque, in un mercato efficiente, quelli senza il becco d'un quattrino non possono fare la spesa. I prezzi scendono, si rifocilla il potere d'acquisto dei miseri e quella tassa da pagare passa alle Imprese. Bella no? Macchè, in un mercato opaco parte la carica della Bce, lancia in resta, reflazionando la domanda. Forte del mandato, con la politica monetaria espansiva, altera il meccanismo di formazione dei prezzi per fermare la deflazione. Dietro le quinte, gli statistici attribuiscono all'inflazione due decimi di punto della crescita annua. Io, maligno, in quel "mandato del +2% d'inflazione" scorgo un -2% del potere d'acquisto; dietro quei due decimali, invece, altrattanta spesa fatta in meno, più merci in magazzino, meno occupati a lavorare. La platea, pensando come quei due decimali di Pil possono esser fatti a debito, fischia il bluf! Ehi, ragazza, non dar retta, Cristo è morto in croce per asfissia. Mauro Artibani, l'Economaio https://www.amazon.it/s/ref=nb_sb_ss_i_3_7?__mk_it_IT=%C3%85M%C3%85%C5%BD%C3%95%C3%91&url=search-alias%3Daps&field-keywords=mauro+artibani&sprefix=mauro+a%2Caps%2C207&crid=E9J469DZF3RA