Perchè tanto debito in giro per il
mondo?
Beh, mi prendo la briga di provare ad
indovinare: quando la capacità produttiva accumulata dalle imprese
supera i vantaggi generati dagli aumenti di produttività, la
relazione virtuosa, che aveva consentito di legare gli aumenti di
reddito a questa produttività, si interrompe; l'equilibrio salta.
Eggià, se tu che lavori hai finito per
produrre troppo hai lavorato male, ti riduco il salario!
Bene, cosa fare quando sul mercato ci
sta, giust'appunto, troppa offerta e poca capacità di spesa per
acquistarla?
Beh, una cosa viene fatta: finisce
Bretton Woods nel '71; viene eliminata la convertibilità tra dollaro
e oro.
Se il denaro che remunera il lavoro,
insomma, non basta a fare tutta la spesa necessaria per fare la
crescita possibile, lo Stato ne stampa nuovo di zecca; si prende a
debito, si rimpingua il portafoglio: buono per fare proprio quella
spesa. Et voilà il gioco è fatto!
Si, in questo giochino sta il fatto: Il
debito globale ammonta - secondo gli ultimi dati rilasciati
dall’Istitute of International Finance e aggiornati al terzo
trimestre del 2017 - alla cifra monstre di 233mila miliardi di
dollari che sta ficcato in un mondo che genera un Pil di 77mila
miliardi.
Bella no?
Dunque, che il massimo della ricchezza
venga generata quando tutta i beni prodotti possono venire acquistati
non è questione teorica; forse l'evidenza empirica lo lascia
intravvedere, mentre invece il vecchio caro "buon senso" lo
certifica.
Quando, pur di poter certificare
questa crescita economica, si sia dovuto ricorrere al debito lo si è
visto; ancorpiù lo si è fatto.
Bene, in Germania a questo andazzo non
ci stanno più. Il nuovo ministro delle Finanze SPD Olaf Scholze, ha
illustrato i programmi di bilancio della Grosse Koalition da poco
insediatasi. Avanti tutta con l'austerità. Obiettivo: riduzione del
rapporto tra debito e pil al 53% entro la fine della legislatura.
Non pago annuncia piani di bilancio che
vedranno gli investimenti pubblici calare da 37,0 miliardi di euro
nel 2018 a 33,5 miliardi nel 2022.
Eggià, al buon senso si ammicca; come
dar torto d'altronde alle arcifamose virtù teutoniche?
Virtuosi insomma in un mondo di viziosi
che, per poter fare quella spesa, si è indebitato ad oltranza.
Virtù che si riverbera su tutto quel
che fanno: a marzo il loro surplus della bilancia commerciale si è
attestato a 22 miliardi di euro.
Mica poco se nel mondo su 198 paesi la
bilancia delle partite correnti, come stima la CIA World Factbook,
pone Germania al primo posto: +295,999,995,904 $.
Gulp, gli Usa all'ultimo con
-461,999,996,928 $
Eggià la Germania ha scelto di fare
affidamento sulla domanda d'altri piuttosto che quella domestica per
garantirsi la piena occupazione.
Negli ultimi decenni il loro modello ha
puntato sul contenimento dei prezzi, sull'aumento della produttività
e della produzione, sulla moderazione salariale - la percentuale del
reddito nazionale destinato alla manodopera è diminuita dal 65% al
60% - sulla flessibilità interna del lavoro (riforme Schroder e
Hartz) e sulla riconversione tecnologica ad elevato valore aggiunto.
Ehi Signori: siete bravi così
però....i conti non tornano se, per farli tornare, dovete continuare
a trarre profitto da quei vitruosi spendaccioni, con il vizio del
debito, che con la spesa fanno pure la vostra crescita
Tutto questo finirà per fornire
credito, seppur non ragione, ai dazi di Trump* che, facendo fuori le
auto tedesche per migliorare la competitività delle aziende Usa,
consente loro di tornare sul mercato. Eggià, ma così si taglia
ancor più quel potere d'acquisto, già in calo dagli anni 30 (stime
Fed di Saint Louis), che finirà per far mancare la domanda pure a
quelle merci teutoniche senza dazio.
A questo punto una domanda rimbomba:
ha, il virtuoso modello teutonico, la compatibilità per essere
esportato in tutto il mondo?
Bene, mentre prima di rispondere ci si
può sollazzare in congetture accademiche, una risposta però la si
deve: ad occhio e croce ne dubito ma... perchè
lo si possa esportare occorre prima che la ricchezza, generata
dalla spesa, venga allocata per remunerare proprio quelli che, con
quella spesa, remunerano tutti, in tutto il mondo.
Giust'appunto, quel modo per poter fare
altra spesa....senza dazi, senza debito!
Prosit.
* Trump con un
tweet, lo lascia immaginare: "Ci sarà presto una grande
notizia per i nostri grandi operai americani del settore
automobilistico. Dopo molti decenni in cui avete perso i vostri posti
di lavoro a favore di altri Paesi, avete aspettato abbastanza!"
Mauro
Artibani, l'Economaio