Dopo appena sette anni dallo scoppio
della crisi i Policy Maker scoprono pure le cause: difetto di
domanda!
Cacchio! Hanno scorto che, quando i
redditi sono insufficenti per fare tutta la spesa che serve a
smaltire il prodotto, la domanda si fa insufficiente a dar sostegno
alla crescita, quindi i redditi così generati saranno ancor più
insufficenti: il cane si morde la coda.
Incompetenti? Macchè, competenti di
competenze scadute.
Talmente scadute che non s'avvedono che
con 200.000 mld di dollari di debito pubblico e privato, gli Stati
sono costretti a fare Spending Rewiev proprio come i consumatori.
Già, e quei competenti dove pensano stiano i Produttori?
Dai, su: sono titolari di una parte di
quel debito, hanno disoccupato milioni di individui, tengono i
magazzini colmi, stanno pur'essi in spending rewiev!*
Già, chi di
loro, allora, vorrà mettere una fiche per fare quei trecento
miliardi di euro del piano Juncker per imprendere e creare quel
lavoro, che poi dovrà spendere, per fare la crescita?
Beh, insomma tutti quelli della domanda
aggregata giocano al risparmio.
Giova rammentare a lor signori che la
crescita economica si fa con la spesa, non con il lavoro, poco con
gli investimenti, qualcosina con la produzione fatta per fare il
magazzino merci che quella spesa, quando può acquista, e nulla più.
Per tutta risposta arriva la più
convenzionale delle ipotesi: investimenti!
L'Europa ha bisogno di essere più
audace nell'incoraggiare politiche per gli investimenti, in
particolare nel coinvolgere capitali privati nella spesa per
infrastrutture, dice il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan a
margine del G20 di Istanbul. "Dobbiamo essere audaci in Europa
in termini di assunzione di rischi. Spero che l'azione politica saprà
davvero facilitare gli investimenti nel settore, in particolare
rafforzando gli investimenti dei privati in infrastrutture".
Che audacia Signori! Chiedere
di spendere a chi prima ha ritenuto di dover risparmiare sul clup per
aumentare la produttività, facendo venir meno i denari per
acquistare quelle iperproduttive merci che ingolfano il magazzino, e
che oggi dovrebbe investire per una rinnovata produttività delle
infrastrutture.
Audacia per
audacia sarebbe meglio rassodare quel potere d'acquisto che quando si
esercita fa la crescita, che paga l'Iva per fare l'altra spesa -
quella pubblica, che fa nuovamente produrre, investire, creando
occupazione, altro reddito, altra spesa.
Troppo audace?
*Toh, il
gruppo AirFrance-Klm dice di voler sostenere il suo recente piano
strategico Perform 2020, riducendo gli investimenti di 300 milioni di
euro all'anno sia nel 2015 che nel 2016 e ha confermato di voler
eliminare l'equivalente di 800 posti di lavoro attraverso misure
volontarie.
Mauro Artibani