venerdì 30 luglio 2021

GIOVANOTTO, SE EREDITI IMPRENDI O SPENDI?

Cavolo, la Fed ha ufficialmente adottato un average inflation targeting! Non punta più a ottenere un’inflazione - misurata dalla variazione annuale dell’indice, generale e non più core, delle spese per consumo personali - del 2%, ma «un’inflazione pari in media al 2% nel tempo»*. Questo significa, ha spiegato la stessa Fed, che «in seguito a periodi in cui l’inflazione è stata persistentemente al di sotto del 2%, una politica monetaria appropriata punterà verosimilmente a ottenere un’inflazione moderatamente superiore al 2%». Cavolo, tutto questo arzigogolo che, in modalità tecnica, sembra poca cosa mostra invece uno dei più ingombranti paradossi dell’Economia dei Consumi che fanno specie. Mostra che, per gli stregoni del controllo, i prezzi possono andare oltre quel salvifico, per la baracca economica, 2%. Toh, proprio quel livello dei prezzi che consente di poter fare più o meno spesa con lo stesso denaro; dentro un sistema economico che proprio con la spesa fa la crescita, smaltisce il prodotto e fa ri-produrre: olè! Olè un cacchio! Mettiamo il caso che circa 35.000 miliardi di dollari di ricchezza nella disponibilità degli anziani Baby boomers, come scrive il WSJ, si prepari a passare di mano. Un tesoro che vale quasi il 160% del PIL Usa, il doppio di 30 anni fa, che nei prossimi anni verrà trasferito a eredi e che continua a crescere. Tra il 2018 e il 2042, le stime dicono saranno 70.000 i miliardi di dollari destinati a cambiare tasche; una sessantina in quelle degli eredi e il resto in filantropia e simili. Una montagna di ricchezza, insomma, si prepara a passare di mano; destinatari soprattutto Millennials e Generazione X, che potrebbero ritrovarsi a disporre di una base finanziaria molto importante per far partire, come auspicano i soliti buontemponi, “una nuova ondata di creazione d’impresa”. Un momento! Chi sono i Millenials e la GenX? Beh, son quelli dell'allungamento della durata della vita; giovani lavoratori che vedranno una quota crescente del loro reddito dedicata al sostegno degli altri mentre dovranno anche risparmiare di più per provvedere alla propria vecchiaia, con l'età della pensione che si allunga fino ai 70 anni. Indipercuiposcia dovranno lavorare più a lungo, risparmiare di più con una rete di sicurezza ridotta; dulcis in fundo, dovranno spendere oltre modo per generare ricchezza per tutti: allettante! C'è un'alternativa? Beh non vi sembri blasfemo ma… se la si smettesse di truccare i prezzi, il “tesorone” già ereditato e quello da ereditare, invece che falcidiato dall’inflazione potrebbe rassodare almeno quel potere d’acquisto proprio di questi giovani ereditieri che la spesa sanno fare più di tutti, meglio di tutti. Per far cosa, dite? Buondio ricchezza, poiché non con il far nuove Impresa che si smaltisce il già prodotto che riempie i magazzini; con l’acquisto si, che diventa denaro pure per chi non l’ha! Ehi ragazzi, un occhio alla spesa si, l’altro per farla eco-compatibile, altrimenti son guai. *Di lì a poco la nuova strategia monetaria verrà adottata dalla Bce. Mauro Artibani, l’economaio https://www.amazon.it/s?k=mauro+artibani&rh=n%3A818937031&dc&__mk_it_IT=%C3%85M%C3%85%C5%BD%C3%95%C3%91&crid=E9J469DZF3RA&qid=1621952657&rnid=1640607031&sprefix=mauro+a%...2Caps%2C207&ref=sr_nr_n_1

martedì 13 luglio 2021

DAL CAUSALE AL CASUALE E RITORNO

Acquisteresti cibo se non avessi fame? Produrresti cibo per dar da mangiare a chi fame non ha? Beh, nel tempo dell’Economia della Produzione no; in questo dell’Economia dei Consumi si! Quando, insomma, una relazione di necessità mette in successione il bisogno con la sua soddisfazione, siamo al tempo di prima. In quello di oggi, invece, vedi in giro gente vestita con jeans laceri che non vanno a comprarne di nuovi; quelli che indossano li hanno acquistati. Così, quando non ti raccapezzi sulla causa-effetto provi a scrutare i fatti; ti fai maligno poi ti interroghi: Quanto incidono i costi di marketing e pubblicità sul prezzo che pago per un prodotto di cui non ho bisogno? D’accordo, troppe variabili, difficile da stimare ma… indubitabilmente il costo ci sta quando si viene prima con-vinti, poi in-formati. Da qui, alla resa del “senso comune”, detto/ fatto. Sia come sia, nel passaggio dallo ieri all’oggi, sembrerebbe andare in fumo il nesso di causalità che governa il rapporto con le cose; un nuovo senso, non comune, viene alla ribalta a meno che…. Si, a meno che nel mondo ricco, che non vuol perdere l’abbrivio, il non più utile nesso bisogno/soddisfazione sia stato sostituito da una nuova relazione di necessità ricchezza/spesa. Toh, vuoi vedere che sta qui la “nuova causalità” del mangiare fino ad ingrassare, dell’acquistare la moda che passa di moda e con l’andare in giro in un’auto presa al “nolo che fidelizza”, passando la vita ad acquistarla? Essì, per non far che “noi” ricchi si debba piangere, di questo paradosso non paradossale toccherà far virtù. Dunque, mi viene in mente…. ma questi virtuosi che, fuori dalla ragione, fanno con la spesa la ricchezza daranno la stura ai “soliti noti” per parlarne male, esecrando la logica che sovrintende a quelle spese? Cosa dire di tal stanco ridetto che si appresteranno a dire? Dunque di non farne vanto; fare invece il conto di quanto valore sta in questo vizio e presentarlo ad un mercato che dovrà pur rifarli i conti e pagarlo. Approposito, cortesi Detrattori, conoscete altri che, con il loro fare sbilenco, siano pure in grado di generare lavoro e di remunerarlo? Mauro Artibani, l’economaio https://www.amazon.it/s?k=mauro+artibani&rh=n%3A818937031&dc&__mk_it_IT=%C3%85M%C3%85%C5%BD%C3%95%C3%91&crid=E9J469DZF3RA&qid=1621952657&rnid=1640607031&sprefix=mauro+a%...2Caps%2C207&ref=sr_nr_n_1