martedì 29 gennaio 2019

IL LAVORO, LA POLITICA E.... QUELL'ART. 1

La globalizzazione del sistema economico ha reso smisurata la domanda di lavoro; l'automazione dei processi produttivi ne ha ridotto l'offerta. Il lavoro che resta risulta precario; le vostre imprese, per ridurre i costi della capacità inutilizzata, lo sottoremunerano. La Politica, nel non saper che pesci pigliare, si lambicca tra leggi, codicilli e sussidi. Ieri, anzi l'altro ieri, i politici costituenti, all'articolo 1 della Costituzione repubblicana recitavano: "L’Italia è una repubblica democratica fondata sul lavoro.” Ancor oggi il diritto al lavoro viene riconosciuto a tutti i cittadini italiani. L'art. 4 disponeva venissero promosse tutte quelle condizioni che rendano effettivo tale diritto. Orbene, stante l'inefficacia delle politiche d'oggi, se il lavoro non v'è anche il dettato costituzionale risulta evaso. A fronte di tale evidenza si può continuare a far finta di niente, far fuffa oppure..... Si, oppure. Si debbono ficcare dentro il mercato del lavoro tutti quelli che, condotti dalla tiritera della spesa*, esercitano il lavoro di consumazione. C'è di più, molto di più: il poter far quella spesa, genera altro lavoro e lo remunera! Per una Politica ri-costituente, un riconoscimento che fornisce l'occasione di veder agito proprio quel diritto, attuato l'articolo. Ci risiano, d'accordo il lavoro non vi sarà per tutti, ancor meno si crea con una norma.... se però, nell’Economia della Produzione si lavorava per guadagnare, nell'Economia dei Consumi, si deve aver guadagnato per poter esercitare il lavoro di consumazione: tant'è! Beh, se tanto può dar tanto, la Politica può/deve attrezzare l'ambiente normativo per un'economia resistente alle congiunture che la scrollano e poter dare finalmente a Cesare quel ch'è di Cesare. Essì, tutta quella crescita fatta con la spesa non di bisogno, non dev'esser fatta a debito, deve invece generare credito! Prima che prendiate a scalmanare, vi taccio con una proposta di legge all'uopo ordita per poter disporre di un mercato efficiente che sappia fare al meglio il prezzo: Il prezzo della Domanda! * La spesa attribuisce valore alle merci, acquistate si trasformano in ricchezza; consumate si dispone la ri-produzione, viene tenuto attivo il ciclo, si da sostanza alla crescita economica. Mauro Artibani, l'economaio https://www.amazon.it/s/ref=nb_sb_ss_i_3_7?__mk_it_IT=%C3%85M%C3%85%C5%BD%C3%95%C3%91&url=search-alias%3Daps&field-keywords=mauro+artibani&sprefix=mauro+a%2Caps%2C207&crid=E9J469DZF3RA

mercoledì 23 gennaio 2019

CI RISIAMO, SI TENTA DI FAR LE NOZZE CON I FICHI SECCHI!

Ve lo giuro, sul loro sito sta scritto così: "LAVORA CON NOI Quando la passione per la ricerca scientifica incontra la propensione per la vendita, nasce il nostro CANDIDATO IDEALE Microtech Research Products è un’azienda fondata oltre 50 anni fa che attualmente, con i propri Agenti, opera in tutta Italia nel settore delle attività di fornitura di reagenti e strumentazioni dedicati alla ricerca scientifica. Le sue sedi sono a Pozzuoli (NA) e Milano. Per esigenze di allargamento dell’organico all’interno della propria rete di vendita, Microtech ha aperto una selezione finalizzata al reclutamento di giovani Venditori tecnici laureati su tutto il territorio nazionale. Questi che seguono sono i requisiti richiesti dall’azienda: laurea in Biologia o Biotecnologie; esperienza in laboratori di ricerca di biologia molecolare, cellulare, biochimica e/o genetica; età non superiore a 36 anni (requisito preferenziale). I Venditori selezionati si occuperanno di promuovere i prodotti dell’azienda presso laboratori di ricerca dei Dipartimenti universitari, incontrando i Ricercatori ed esponendo loro il catalogo. Gli stessi devono recarsi ogni giorno in almeno 15 laboratori di ricerca dei diversi Dipartimenti Universitari. L’azienda offre un iniziale contratto di collaborazione in prova di 6 mesi, rinnovabile per altri 6, per una retribuzione mensile di 600 euro. A seguito della prova, gli idonei potranno essere assunti regolarmente con contratto di lavoro come Agenti di commercio. Per consultare maggiori informazioni e per inviare la propria candidatura all’azienda, si rimanda alla pagina Lavora con noi del sito web di Microtech , dove sarà possibile compilare l’apposito form per l’invio del cv." Dunque cercano l'eccellenza del vigore fisico, la massima dotazione di capitale umano, unito ad un altrettanto capitale relazionale, per migliorare la produttività. I cercati possono fare ancor di più per migliorare la produttività dell'intero sistema; essipperchè, mentre nel mio mondo d'allora c'era da spendere a malapena per i fichi secchi, nel loro di adesso tutto si è invece fatto merce, ancor più dotata di senso, da dover acquistare per far crescere l'economia. Loro, non sanno resistere, obbediscono! Si insomma questi giovani dispongono del massimo da dare nella produzione, altrettanto nella consumazione. Beh, provare a far tutto questo con 600 euro al mese può forse consentire di far le nozze con i fichi secchi, non con i funghi! Ehi di Microtech, se riuscirete a trovere i disposti, avrete migliorato l'impiego dei vostri input, l'intero sistema invece vedrà peggiorato quelli di output. Prosit! Mauro Artibani, l'economaio https://www.amazon.it/s/ref=nb_sb_ss_i_3_7?__mk_it_IT=%C3%85M%C3%85%C5%BD%C3%95%C3%91&url=search-alias%3Daps&field-keywords=mauro+artibani&sprefix=mauro+a%2Caps%2C207&crid=E9J469DZF3RA

martedì 15 gennaio 2019

CI RISIAMO, SFIDUCIA PER TUTTI!

Ci risiamo, l’Isae riferisce i malumori che si intravvedono oggi e che possono infettare il domani, la fiducia delle imprese torna a scendere. Ente impietoso, sempre loro, con fare notarile ci raccontano pure come la fiducia dei commercianti mostri segnali di forte rallentamento. Pure il morale degli uomini d’affari va maluccio. Mi è parso di vedere pubblicitari depressi. Ho visto un marketing-man in piedi sul davanzale della finestra con lo sguardo fisso nel vuoto. I bancari vedono a rischio baracche e burattini. Cosè tutta st’epidemia? La sfiducia dei consumatori. Cos’altro sennò? Se tanto mi da’ tanto, possono ragionevolmente fare investimenti i produttori? E i commercianti possono intravedere il sol dell’avvenire? I pubblicitari mancano di convinzione nel convincere; quelli del marketing producono  Domanda inascoltata. I bancari incupiti; quegli stessi che avevano finanziato spensieratamente. Signori, potrei parlarvi della nostra tristezza di Consumatori, della nostra esausta volontà, del nostro debito di ottimismo verso il futuro. Per farla breve: è tutta questione di soldi, quelli che ci mancano per continuare a recitare le nostre liturgie del consumo. Sfiduciati pure noi: ne abbiamo ben donde. Tra tante Sfiducie: voilà la soluzione. Una soluzione tutta interna alle regole del mercato: Domanda e Offerta. La nostra Fiducia può ridare sprone all’intera filiera economica. Dare smalto agli investimenti, luci alle vetrine, furore ai pubblicitari, nuova vis a quelli del marketing fino a ripristinare credito e crediti ai creditori. Questo può la nostra Fiducia; questo il suo Valore economico. Questo il Valore della nostra Offerta. Non faremo mancare la Domanda se,in cambio, otterremo quei vantaggi che servono a rinvigorire le nostre finanze. Tornare a consumare sarà la cangiante verifica della qualità della merce offerta. Beh, chi l'acquista avrà fatto quel che deve e un buon affare. Prosit, a tutti! Mauro Artibani, l'economaio https://www.amazon.it/s/ref=nb_sb_ss_i_3_7?__mk_it_IT=%C3%85M%C3%85%C5%BD%C3%95%C3%91&url=search-alias%3Daps&field-keywords=mauro+artibani&sprefix=mauro+a%2Caps%2C207&crid=E9J469DZF3RA

martedì 8 gennaio 2019

VENDI IL REGALO, ACQUISTA IL REGALATO!

Finite le feste, gabbato lo santo? No, si torna al mercato. A Natale più della metà degli italiani ha ricevuto un regalo che non desiderava. E' quanto emerge da una ricerca eBay commissionata a Tns, secondo cui lo scorso Natale più della metà degli italiani ha in casa 31,8 milioni di oggetti. Tra chi ha avuto la sfortuna di non trovare sotto l'albero solo cose davvero gradite, ben il 13% dichiara di aver scartato fino a 5 regali che non sono piaciuti, mentre addirittura il 4% degli italiani, forse i più intransigenti, ha ricevuto fino a 10 doni natalizi non in linea con i propri gusti e desideri. Fiuuuuu, un mare di merce che, acquistata, ha concorso a fare il Pil. Se in pieno spirito natalizio il 47% degli intervistati ammette di tenere comunque i doni ricevuti, il 7% si dichiara pronto a rivendere i regali meno soddisfacenti (circa 2,7 milioni di italiani). Inaspettatamente, i giovanissimi (16-24 anni) sono quelli che più numerosi scelgono di tenere i regali ricevuti (64%), al contrario degli italiani tra i 35 e i 44 anni che tendono invece ad aderire in maniera maggiore alla pratica del regifting. Tutti al mercato, allora, a mercanteggiare La maggior parte degli Italiani (53%) mercanteggerebbe per mettere da parte il ricavato e risparmiare. I Millennials preferiscono acquistare, con il ricavato, un nuovo oggetto più adatto ai propri gusti, mentre gli italiani tra i 55 e i 64 anni prediligono il risparmio (60% contro il 43% dei 25-34enni). "Il regifting è innanzitutto un'opportunità per guadagnare e trasformare una scelta poco azzeccata nella possibilità di rendere felice un altro utente della community eBay da qualche parte nel mondo", commenta Margot Olifson, Responsabile del Business dei venditori privati di eBay in Italia. Bene, aldilà del buonismo d'ufficio eBay, il regifting sembra divenire un trend della circular economy che sta entrando nelle consuetudini di molti italiani. Dunque, se qualcuno nutre ancora dubbi su come la crescita si faccia con la spesa, non con la produzione, questa congiuntura festante lo prova: con la spesa di Tizio per la bambola da regalare a Gaia, quella merce si è trasformata in ricchezza. Lei, più che gaia, scontenta ma grata, la rimira, la rivende. Stessa merce, due volte prezzo, due volte spesa generata ancor più ricchezza; 'sta bambola acquistata da Sempronio, non avrà impiegato altra materia che dovrà assere smaltita una sola volta, sempre che.... rallegri la nuova Gaia altrimenti la giostra continua. Già, l'economia circolare; pure il far così la fa! Mauro Artibani, l'economaio https://www.amazon.it/s/ref=nb_sb_ss_i_3_7?__mk_it_IT=%C3%85M%C3%85%C5%BD%C3%95%C3%91&url=search-alias%3Daps&field-keywords=mauro+artibani&sprefix=mauro+a%2Caps%2C207&crid=E9J469DZF3RA