sabato 6 giugno 2009

CONSUMATORI: CAMBIARE LA RAGIONE SOCIALE DEL CAPITALISMO

Meccanismo produttivo a fine corsa?
Non genera più ricchezza, satura la produzione di valore, depreda risorse, inquina; ha subito i processi di finanziarizzazione, funziona con il debito.
Non ha avuto però eguali per efficienza, ha il sostegno della democrazia politica.
Si dovrà rimetterlo in sesto, ristrutturarlo.
Andranno rimossi i gestori, quei produttori dell’eccesso produttivo: hanno più bisogno i gerenti di vendere che i Consumatori di acquistare.
Con tal ceto canuto: geriatri al capezzale o nuovo ceto al comando?
Candidi, si candidano i Consumatori.
Noi, si noi.
Chi più di noi occupa il centro della scena produttiva?
Trasformiamo, mediante l’acquisto, il valore in ricchezza; consumando l’acquistato facciamo ri-produrre. Questo ci ha indebitati fino al collo; per smaltire l’eccesso produttivo inquiniamo e, lo bisbiglio, abbiamo lacerato le relazioni umane.
Non tutto ma di tutto: onore al merito, altro che tutele.
Meritato il ruolo, la meritocrazia del ruolo impone di cambiare la ragione sociale del Capitalismo: da quello dei Produttori in quello dei Consumatori.
IL NOSTRO IMPEGNO: garantire la crescita economica, il 70% del PIL.
IL NOSTRO OBBLIGO: da operatori economici, consumare. Un lavoro!
LE CONDIZIONI: un Reddito da Consumo che compensi l’obbligo della nostra azione e ci affranchi dal debito.
I VANTAGGI: rigore nella gestione dei fattori produttivi; misura nell’azione, equilibrio tra domanda e offerta; responsabilità agli atti, oculata gestione delle risorse; dignità di ruolo alla pratica del consumare; equa distribuzione dei carichi di impresa e degli utili; soluzione alla crisi economica.
Mettiamo in gioco tutto: un bell’impegno da assumere tuttodunfiato.
Avremo bisogno di appoggio politico.
Garantiamo appoggio elettorale.

Mauro Artibani
Per approfondire il tema trattato: PROFESSIONE CONSUMATORE
Paoletti D’Isidori Capponi Editori
Marzo 2009

www.professionalconsumer.splinder.com
www.professioneconsumatore.org

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