domenica 19 aprile 2009

SE TUTTI RICCHI, SAREMMO PIU’ POVERI

In questo universo dello sfarzo, non è tutto oro quel che luccica.
Più si diventa ricchi, minore il profitto che si ricava dall’acquisto dei beni, più si è indotti a risparmiare: parola di Keynes.
Ta-ta-tan: il paradosso della parsimonia.
Se tutti ricchi, tutti risparmiamo: si consuma meno, meno PIL, si ridurranno gli investimenti, il lavoro, il reddito e per questa via anche il risparmio.
Altro paradosso allora: se tutti ricchi, saremmo più poveri.
Calma e gesso, non saremo tutti ricchi e, vivaddio, nemmeno parsimoniosi cosicchè, nel nostro lavoro di consumo per sostenere la crescita con redditi insufficienti, si possa alfin esporre l’ennesimo paradosso: produrre ricchezza con il debito.
Cacchio, di paradosso in paradosso non c’è più ciccia ma solo l’osso.
Oddio, più che l’osso, questi ossimori mostrano contraddizioni, fragilità e crepe del sistema economico.
Ci vorrebbe un furetto tutto pepe, grazia, impertinenza: un giustiziere economico per non sprecare ricchezza, per mitigare povertà.
Detto fatto. “Come la freccia che dall’arco scocca, vola veloce di bocca in bocca”: Eccolo, è lui, si proprio lui, il Professional Consumer.
Gagliardo ed inorgoglito, fischiettando fra i denti recita a memoria: chi ha troppo Dia, chi ha poco Prenda.
Poi, sollecitato dagli astanti, chiosa: Se troppo ricchi, si consuma meno; se poveri, troppo consumo, troppo debito. Queste diseconomie infestano l’economia; occorre riequilibrare le quote di risparmio, le quote di consumo, redistribuire quote di reddito; estirpare infestanti parsimonie, mitigare prodighi eccessi per riportare in equilibrio il sistema perchè beati, non più beoti, si possa tornare tutti a consumare.
Un dire che non ammette repliche.
Gli entusiasti applaudono, qualcuno mugugna; chi, inebetito, arrossisce.
Al fin del dire si inchina, ringrazia; con un colpo di reni si inarca, salta, rimbalza, si imbosca.
La foresta lo avvolge.

Mauro Artibani
Per approfondire il tema trattato: PROFESSIONE CONSUMATORE
Paoletti D’Isidori Capponi Editori
Marzo 2009
www.professionalconsumer.splinder.com
www.professioneconsumatore.org

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